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  • RITORNA GENTILEZZA

    Lo spettacolo che risponde al bullismo con l’amore

    In un mondo che spinge a mostrarsi invincibili, questo spettacolo è un invito a togliersi le maschere e a riscoprire la vulnerabilità. È davvero l’aggressività, l’offesa e la prepotenza a renderci forti? O la capacità di entrare in relazione, di aprirsi e di avere cura degli altri?
    La gentilezza non è un atto di debolezza, ma una forza in grado di portare vere trasformazioni.

Una storia che accende il cuore

Luca ha sedici anni e un mantra che guida ogni sua scelta: meglio essere squali che pesci pagliaccio. È la voce di Baby Jey, l’amica immaginaria che incarna la sua corazza, la sua arroganza, la paura di essere sé stesso.

La sua vita è fatta di videogiochi, battute taglienti e solitudine. Fino a quando Alessia, una compagna che ama il cielo, la gentilezza e le torte al cioccolato, fa qualcosa di inaspettato: lo guarda davvero. E lo aiuta.

Da quel momento, Luca si trova diviso tra due mondi: quello della maschera che lo fa sentire forte, e quello dell’autenticità che lo fa sentire vivo. Ma cambiare non è facile, e non tutti sono pronti ad accogliere la sua trasformazione.

Una storia intensa e coinvolgente che parla ai ragazzi di oggi con un linguaggio diretto ed emotivo.
Un racconto sul coraggio di abbandonare le corazze, scegliere la gentilezza e riscoprire il valore delle relazioni vere.

Temi che fanno crescere

Lo spettacolo Ritorna Gentilezza affronta con delicatezza e profondità tematiche vicine alla vita quotidiana dei ragazzi. Parla il loro linguaggio, senza sconti e senza retorica, per entrare in risonanza con ciò che vivono davvero, ogni giorno.

La gentilezza per contrastare il bullismo

In un contesto in cui prevaricare sembra l’unico modo per essere qualcuno, Ritorna Gentilezza ribalta le regole del gioco: mostra che la gentilezza può spezzare le dinamiche del branco e aprire spazi a relazioni autentiche. Non è un segno di debolezza, ma il coraggio di ascoltare, chiedere scusa, tendere la mano.

Dipendenza dai videogames

I videogiochi possono intrattenere, ma anche diventare un modo per non affrontare la realtà. Lo spettacolo propone una riflessione sincera su questa dipendenza emotiva, per aiutare i ragazzi a ritrovare il contatto con sé stessi e con gli altri.

Il legame tra generazioni

Scontri, distanze e silenzi segnano il rapporto tra Luca e il nonno Giorgio. Ma proprio in quella frizione si apre uno spazio autentico, in cui memoria e ascolto diventano cura. Lo spettacolo restituisce dignità a un legame spesso trascurato: quello tra generazioni.

Deporre le armi: il coraggio del disarmo

Lo spettacolo mostra che la vera forza non sta nell’attaccare o difendersi, ma nel lasciar andare la lotta e scegliere la pace.
È lì che nasce la possibilità di riconciliarsi — con sé stessi, con gli altri, con ciò che fa male.

Il brano musicale che coinvolge e unisce il pubblico

Composto appositamente per lo spettacolo, il brano “Ritorna Gentilezza” accompagna la storia con energia e intensità emotiva.
Le sue note diventano il filo conduttore dell’esperienza, fino al momento più coinvolgente: in teatro, la canteremo tutti insieme, trasformando la musica in un coro unico che unisce platea e palcoscenico.
Un invito a vivere la gentilezza non solo con il cuore, ma anche con la voce.

Foto gallery dello spettacolo

Un’esperienza educativa che lascia il segno

Aderire con la tua scuola allo spettacolo Ritorna Gentilezza significa offrire molto più di una semplice uscita didattica. È un’esperienza coinvolgente, che invita a riflettere, emozionarsi e avviare nuovi dialoghi. Lo spettacolo parla il linguaggio dei ragazzi e li accompagna in un percorso di consapevolezza autentica.

Perché è così efficace?

Una storia di vita quotidiana

La vicenda di Luca nasce da situazioni concrete, riconoscibili, attuali: famiglie complesse, bullismo, videogiochi, desiderio di appartenenza. I ragazzi si riconoscono perché la storia parla davvero di loro, della loro età e del mondo che vivono ogni giorno.

Un linguaggio che parla ai ragazzi

Dialoghi vivi, personaggi credibili, ritmo coinvolgente: lo spettacolo non predica, non semplifica, non giudica. Usa parole, codici e atmosfere che i ragazzi conoscono. Questo genera immediata empatia.

Coinvolgimento dal primo istante

Lo spettacolo è pensato per coinvolgere attivamente il pubblico, fin dal primo istante. I ragazzi non sono semplici spettatori: entrano nella storia, interagiscono con i personaggi, influenzano lo sviluppo delle scene. L’alternanza tra intensità narrativa e momenti più leggeri crea un clima aperto all’ascolto, all’emozione, al confronto. In sala si ride, si canta, si tace, ci si commuove, ci si riconosce. 

Percorso didattico e materiali per docenti

“Ritorna Gentilezza” non è solo uno spettacolo, ma il cuore di un percorso educativo completo.
Prima della visione, i docenti ricevono materiali per preparare la classe e introdurre i temi.
In teatro, i ragazzi vivono un’esperienza intensa e partecipata.
Dopo lo spettacolo, attività e spunti di riflessione aiutano a trasformare le emozioni in crescita personale.

Testimonianze

Domande Frequenti (FAQ)

A chi è rivolto lo spettacolo?

Ritorna Gentilezza racconta una storia di grande attualità, nella quale ogni ragazzo può immedesimarsi. Per questo motivo, lo spettacolo è adatto a tutta la scuola primariaa tutta la scuola secondaria di primo grado e al biennio della scuola secondaria di secondo grado. 
È stato pensato con diversi livelli di lettura, che permettono a ogni fascia d’età di cogliere significati differenti e di avviare riflessioni coerenti con la propria maturità.

Quali temi affronta?

Ritorna Gentilezza affronta in modo profondo e coinvolgente il tema del bullismo, raccontandolo attraverso una storia che parla di fragilità, complicità silenziose, scelte quotidiane e possibilità di cambiamento.
Il cuore dello spettacolo è la gentilezza come atto rivoluzionario, non passivo né retorico, ma capace di trasformare i contesti e le relazioni.

Tra i temi principali affrontati:
  • la dipendenza dai videogames e il vuoto che spesso si nasconde dietro l’evasione digitale;
  • il rapporto tra generazioni, tra chi cresce e chi accompagna, tra fragilità e responsabilità;
  • il tema del disarmo, come scelta interiore e come atto concreto di pace;
  • l’arte come strumento di trasformazione, capace di dare voce a ciò che le parole non riescono a dire;
  • la forza dell’amore, come motore silenzioso di cambiamento, anche nei contesti più difficili.

Questi temi si intrecciano con delicatezza all’interno della storia e offrono ad ogni spettatore – bambino, ragazzo o adulto – uno spazio di risonanza personale.

Quanto dura lo spettacolo?

Lo spettacolo ha una durata di circa 75 minuti e non prevede intervallo.
È stato pensato per coinvolgere fin da subito, mantenendo viva l’attenzione anche nei più piccoli, grazie a un ritmo narrativo curato e all’interazione costante con il pubblico.
A richiesta, è possibile prevedere un breve momento finale di saluto o di incontro con l’autore, in accordo con l’organizzazione.

Dove si svolge lo spettacolo?

Lo spettacolo non viene rappresentato all’interno delle scuole, ma le classi vengono accolte nei teatri del territorio.
La scelta dei teatri consente agli studenti di vivere un’esperienza completa, in un contesto scenico autentico e stimolante.
Le repliche vengono organizzate in orari mattutini compatibili con l’orario scolastico e, dove necessario, è possibile prevedere due turni nella stessa giornata per accogliere più scuole.

Quanto costa partecipare?

Il costo del biglietto è di 10 euro a studente.

Ogni partecipante riceverà in omaggio un braccialetto con la scritta “Custode di gentilezza”, un piccolo segno da portare con sé per custodire il messaggio e ricordare le emozioni vissute durante lo spettacolo.

L’ingresso è gratuito per: insegnanti, accompagnatori, alunni con disabilità e alunni in difficoltà economica, segnalate dalla scuola.
Per noi è fondamentale che ogni ragazzo possa partecipare, indipendentemente dalle condizioni economiche, perché crediamo che il messaggio contenuto nello spettacolo possa fare la differenza.

In alcune città, grazie alla collaborazione con enti locali o associazioni, è possibile attivare convenzioni o agevolazioni per ridurre il costo per le scuole.

È adatto per la Giornata contro il bullismo?

Sì, Ritorna Gentilezza è lo spettacolo ideale da proporre in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo (7 febbraio), della Giornata della gentilezzaa scuola (13 novembre) e di tutte le iniziative dedicate al benessere scolastico e all’educazione civica.

Ogni anno, in occasione di queste ricorrenze, riceviamo numerose richieste da parte delle scuole.
Lo spettacolo viene organizzato come una tournée nazionale, e questo può rendere difficile accontentare tutte le scuole proprio in quei giorni.

Consigliamo di contattarci con anticipo per trovare la soluzione migliore per la propria zona.

Sono previsti materiali didattici di supporto?

Sì. Dal momento dell’adesione all’iniziativa, inizia un vero e proprio percorso educativo, che accompagna la scuola verso un’esperienza teatrale significativa e partecipata.

Le scuole ricevono dei materiali didattici in preparazione allo spettacolo, utili non solo per introdurre i temi e stimolare la riflessione in classe, ma anche per conoscere i personaggi, calarsi nel contesto narrativo e creare attesa negli studenti.
Dopo lo spettacolo, vengono forniti materiali di rielaborazione, che le insegnanti possono utilizzare per chiudere il cerchio e dare spazio all’ascolto, all’espressione personale e al confronto.

Tutti i contenuti sono calibrati su diverse fasce d’età degli alunni e pensati per essere utilizzati in autonomia all’interno delle normali attività didattiche.

Come posso prenotare o chiedere informazioni?

Per conoscere le date disponibili nella tua zona o per proporre lo spettacolo nella tua città, puoi compilare il modulo di contatto in fondo a questa pagina oppure scriverci direttamente via email.

Saremo felici di ascoltarti, darti tutte le informazioni necessarie e trovare insieme la soluzione più adatta alla tua scuola.